L’ascesso dentale è uno dei problemi più fastidiosi che si possano avere ai denti. Impedisce di mangiare con gusto, e a volte addirittura di parlare!
Una terapia prescritta da uno studio dentistico sicuramente aiuterà a risolvere il problema, ma è anche importante prendersi cura di sé stessi eliminando le cause che possono scatenare l’ascesso dentale.
Ascesso dentale: come il corpo protegge sé stesso dalle aggressioni esterne durante un’infezione
Il dente o la gengiva dolorante, un rigonfiamento preoccupante, la comparsa di pus: ecco i sintomi dell’ascesso dentale, che immediatamente ti fa preoccupare e correre dal dentista.
In realtà, in sé e per sé, l’ascesso dentale non è pericoloso: si tratta infatti di una risposta del nostro corpo a un’infezione in corso.
Proprio come fanno le ostriche costruendo le perle intorno a un granello di sabbia, così il nostro corpo circonda l’infezione con l’ascesso dentale.
Quest’ultimo è quindi una sacca di pus molto dolorosa, specialmente in un posto come la bocca dove viene continuamente sollecitato da denti e lingua.
I tipi di ascesso dentale
Esistono diverse tipologie di ascesso dentale, a seconda della zona interessata possiamo distinguerli in parodontali (dei tessuti che circondano il dente) e periapicali (della polpa del dente).
L’ ascesso dentale che si sviluppa dal periapice richiede spesso una terapia antibiotica associata al trattamento endodontico (devitalizzazione) del dente.
Le cause
Perché si sviluppa un ascesso dentale? Le motivazioni possono essere diverse ma, trattandosi di un’infezione, hanno tutte a che fare con la presenza di particolari batteri, diversi da quelli che normalmente popolano la nostra bocca (sì, anche se ti lavi spesso i denti!).
Una delle cause principali è proprio la carie, e i batteri che porta con sé. Altre cause possono essere traumi che lesionano denti o gengive, permettendo l’ingresso dei batteri, interventi chirurgici e uno scorretto spazzolamento, che non rimuove efficacemente i batteri che si depositano durante i pasti.