La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS) è un disturbo respiratorio del sonno caratterizzato da episodi ripetuti di completa o parziale ostruzione delle vie aeree superiori, che determinano uno sforzo respiratorio con possibili variazioni della frequenza cardiaca, frammentazione del sonno ed aumento dei valori della pressione arteriosa sistemica e polmonare.
Sintomi e conseguenze dell’OSAS
I sintomi notturni che caratterizzano l’OSAS sono: russamento abituale, pause respiratorie nel sonno riferite dal partner, risvegli con sensazione di soffocamento, sonno notturno agitato, nicturia, xerostomia e, in misura minore, sudorazione notturna eccessiva.
Le conseguenze diurne dell’OSAS sono: sensazione di sonno non ristoratore, cefalea, eccessiva sonnolenza diurna, aumentato rischio di incidenti stradali (da 3.5 a 8 volte maggiore della popolazione di controllo), deficit cognitivi (in particolare disturbi di memoria, concentrazione ed attenzione) e, in misura minore, depressione del tono dell’umore ed impotenza sessuale.
Le persone più a rischio sono coloro che presentano forte russamento notturno, che sono sovrappeso, che hanno la pressione del sangue alta e che presentano anormalità fisiche a livello del naso o della gola. Inoltre la sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno sembra ricorrere con maggiore frequenza negli stessi gruppi familiari, suggerendo una possibile causa su base ereditaria.
Si stima che il 30 per cento degli adulti russi abitualmente; questa percentuale aumenta nella popolazione attorno ai 60 anni, fino ad interessare circa il 60 per cento degli uomini ed il 40 per cento delle donne.
Diagnosi e terapia
Sulla base dei riferimenti anamnestici e dei segni clinici fisici, il medico è solitamente in grado di porre sospetto di sindrome delle apnee durante sonno. La certezza della diagnosi e soprattutto la valutazione della gravità del quadro patologico, necessitano tuttavia di un esame specialistico ed estremamente complesso, chiamato polisonnografia.
È un esame non invasivo, che viene effettuato durante tutta la notte e che consiste nella registrazione continua e simultanea, attraverso una serie di elettrodi posti sulla cute, dei parametri cardiaci, respiratori, dello stato di ossigenazione del sangue e della attività cerebrale al fine di determinare se le apnee ci sono davvero, quali alterazioni eventualmente comportano al livello dell’apparato cardio-respiratorio e sulla qualità del sonno e come, di conseguenza, possano essere curate.
Esistono diversi approcci terapeutici all’OSAS: la terapia medica che ha come obiettivo l’eliminazione dei fattori predisponenti l’insorgenza dell’OSAS o del russamento (sovrappeso, assunzione di alcolici, fumo, tranquillanti nelle ore che precedono il sonno), l’impiego della somministrazione notturna di aria a pressione positiva (Continuous Positive Airway Pressure, CPAP) e la terapia chirurgica dei tessuti orofaringei o di riposizionamento delle ossa mascellari.