Neonato in arrivo?
La gravidanza è un momento unico nella vita di una donna ed è caratterizzata da cambiamenti fisiologici complessi

Neonato in arrivo: ecco le raccomandazioni del Ministero della Salute
“La gravidanza è un momento unico nella vita di una donna ed è caratterizzata da cambiamenti fisiologici complessi: questi possono influire sulla salute orale della gravida e compromettere quella del nascituro.
I problemi di salute orale sono comuni nelle donne in gravidanza. Negli ultimi decenni molti studi hanno evidenziato l’associazione tra la presenza e la gravità delle infezioni gengivali e il parto prematuro, il ritardo di crescita del feto, l’abortività spontanea, la preeclampsia.
Il controllo delle malattie orali prima e durante la gravidanza migliora la qualità di vita della donna, diminuisce l’incidenza di malattie dentali nel bambino e ha il potenziale di promuovere una miglior salute orale anche nella vita del nascituro”.
Così scrive il Ministero della Salute nelle più recenti “Raccomandazioni per la promozione della salute orale in età perinatale”. Il miglioramento della salute orale delle donne in gravidanza, la prevenzione delle malattie orali nei bambini piccoli, la diffusione di informazioni accurate e l’erogazione di cure odontoiatriche appropriate nelle donne gravide rappresenta oggi più che mai un obiettivo di primaria importanza per il settore odontoiatrico.
Chi non ha mai sentito la frase: “durante la mia ultima gravidanza ho perso due denti”?
E a pronunciarla purtroppo non sono soltanto le nostre nonne.
Le modificazioni ormonali, vascolari e immunitarie associate alla gravidanza, infatti, aumentano la suscettibilità all’infiammazione gengivale e favoriscono l’insorgenza o l’aggravamento delle malattie dei tessuti parodontali, quali gengivite e parodontite. Inoltre, gli episodi di vomito ricorrenti (la cosiddetta “iperemesi gravidica mattutina”), uniti a scarsa attenzione all’igiene orale e alla dieta, possono causare la demineralizzazione dei tessuti dentali con erosioni dello smalto e aumento del rischio di carie.
La prevalenza della gengivite in gravidanza varia dal 30% al 100%, mentre la percentuale di donne che manifestano segni clinici di parodontite è compresa tra il 5% e il 20%.
I segni e sintomi di malattia parodontale compaiono inizialmente nel primo trimestre di gestazione e si acuiscono in prossimità del parto in relazione ai mutamenti dell’assetto ormonale. In particolare, la maggior lassità dei legamenti del bacino, necessaria a permettere il parto, caratterizza anche l’articolazione che ancora l’osso alveolare ai denti, i quali risultano così “più mobili” e dunque più suscettibili alla perdita in un quadro di parodontite attiva.
Ecco qualche consiglio per le donne in gravidanza:
- Sottoporsi a visita odontoiatrica all’accertamento dello stato di gravidanza per una valutazione generale dello stato di salute della bocca.
- Scegliere alimenti non cariogeni per gli spuntini e limitare l’assunzione di succhi di frutta e bevande gassate fuori pasto.
- Dopo un episodio di vomito, sciacquare la bocca con acqua e bicarbonato di sodio prima di lavarsi i denti.
- Utilizzare un dentifricio al fluoro.
- Essere scrupolosi nell’igiene orale quotidiana.
…e cosa fare quando il neonato è arrivato?
È noto che quanto più è elevata la presenza di carie dentale attiva e di batteri patogeni nel cavo orale materno, tanto maggiore è il rischio di trasmissione verticale al bambino.
I denti non compaiono già cariati: la carie è una malattia causata da vari fattori che agiscono di concerto, ma ha certamente una base infettiva.
Ecco alcune buone abitudini:
- Pulire la bocca del neonato dopo ogni poppata con una garza. Quando compaiono i primi denti, pulirli con uno spazzolino morbido (in alternativa si possono trovare in commercio spazzolini montati su una sorta di ditale di gomma che agevolano le manovre di igiene)
- Evitare comportamenti che prevedono scambi di saliva, ad esempio la condivisione del cucchiaio della pappa o del succhiotto, oppure la pulizia del succhiotto con la propria saliva, lo scambio di saliva durante i giochi.
- Preferire l’allattamento al seno, se possibile, per favorire lo sviluppo corretto dell’apparato masticatorio ed eliminare l’abitudine al succhiotto/biberon entro i 3 anni di età.
- Limitare i cibi contenenti zuccheri fuori pasto.
- Evitare di mettere a letto il bambino con il succhiotto o il biberon contenente bevande zuccherate. Nella prima infanzia sono purtroppo molto diffuse le carie destruenti causate proprio da queste abitudini scorrette.
- Far valutare il cavo orale del bambino dal proprio pediatra entro il 12° mese di vita e dall’odontoiatra a partire dai 3 anni di età.
Aggiornati periodicamente consultando online le linee guida nazionali per la promozione della salute orale pubblicate dal Ministero della Salute.