Impianto dentale: quanto costa, a cosa serve e come si realizza

Tanti atterriscono al pensiero di dover realizzare un impianto dentale. Eppure, si tratta di uno degli interventi più praticati di odontoiatria ricostruttiva e conservativa. Molto spesso, infatti, gli impianti dentali sono l’unica soluzione a un problema di “vuoto” generato da traumi o patologie.
Tramite questa tecnica è possibile sostituire o ricostruire uno o più denti, restituendo così l’estetica del sorriso con risultati quasi sempre impeccabili.
Ma come funziona un impianto dentale? Quali sono le condizioni necessarie per la sua realizzazione? Quanto costa un impianto dentale? Oggi cerchiamo di rispondere a queste e altre domande con l’aiuto del team di biliotti & partners, la clinica odontoiatrica di Novara.
Impianto dentale: quanto costa, a cosa serve e come si realizza l’intervento più comune in odontoiatria
Nella vita il nostro corpo in generale – denti compresi – viene sottoposto a una serie di stress, che possono essere derivanti da traumi, patologie o altre cause scatenanti. La conseguenza è che, di fatto, il nostro corpo vive un “decadimento” già dall’età di 26 anni, quando le cellule che muoiono cominciano a superare in numero quelle generate.
A differenza dei bambini, dunque, gli adulti hanno una capacità diversa di rigenerare le proprie cellule, così come di combattere le infezioni. Questa capacità diminuisce con il passare degli anni: un trentenne ha certamente un ricovero più veloce da una frattura rispetto a un settantenne.
Anche i denti possono subire dei traumi o andare incontro a delle infezioni che possono causare dei danni irreparabili: in questi casi, il dente è rotto o corroso, e si viene a creare nella bocca un buco tanto antiestetico quanto disfunzionale.
Non è infatti solo la dimensione estetica a essere coinvolta nel caso dell’implantologia: la mancanza di un dente genera infatti uno squilibrio, che porterà gli altri denti a rimpiazzare lo spazio lasciato vuoto, alterandone così il normale posizionamento e creando problemi ortodontici.
Una corona dentaria o un ponte dentale, insieme all’impianto stesso, possono risolvere facilmente questo problema, occupando lo spazio e restituendo funzionalità oltre che equilibrio estetico. Ma come si sviluppa quest’intervento?
Cos’è un impianto dentale
Per impianto dentale intendiamo un dispositivo di protesi fisso che va appunto a coprire uno spazio che un dente caduto o estratto ha lasciato all’interno dell’arcata dentaria. Un impianto dentale è costituito da tre elementi fondamentali:
- La vite endossea;
- L’abutment o moncone;
- La protesi vera e propria.
- La vite ha lo scopo di sostituire la radice del vero dente, e quindi collocarsi all’interno del tessuto osseo mandibolare per fungere da ancoraggio alla protesi. È realizzata generalmente in forma cilindrica e filettata. Questo consente di agganciarsi al tessuto mandibolare e integrarsi perfettamente con il processo di osteointegrazione. La vite viene generalmente realizzata in titanio, che è un materiale altamente biocompatibile ed è caratterizzato da elevata resistenza. Anche la zirconia può essere una valida alternativa.
- Il moncone è invece ciò che collega la vite alla protesi, che in genere parte dalla gengiva (per questo è conosciuto anche come componente transmucosa).
- Infine, la protesi, posta sul moncone, è una riproduzione fedelissima del dente vero, realizzata studiando attentamente forma, colore e dimensione dei denti vicini.
La preparazione
Il posizionamento di un impianto dentale è un vero e proprio intervento chirurgico. Per tale motivo è necessario che le condizioni di salute del paziente siano accertate prima di procedere: in particolare, è necessario un esame degli altri denti, per verificare quale sia l’alternativa migliore con cui procedere.
L’odontoiatra provvederà quindi a effettuare un’ortopantomografia preliminare, ossia un esame ai raggi X. Alcuni centri odontoiatrici, come biliotti & partners a Novara, hanno disposizione delle macchine interne che consentono di effettuare l’esame direttamente presso lo studio; inoltre, la quantità di radiazioni emesse da questi macchinari è fino a 1/3 inferiore a quella delle normali apparecchi per radiografie.
A seguito di quest’esame uno specialista, in genere l’odontotecnico, si occuperà della realizzazione delle protesi, che sarà in tutto e per tutto identica ai denti vicini, in modo da non notare alcuna differenza o artificialità.
Si confronta forma e dimensioni del dente con quelli vicini, mentre per il colore esistono delle apposite campionature che permettono di scegliere la tonalità esatta.
A questo punto si è pronti per l’intervento, che in genere si effettua in anestesia locale. Questo è forse il momento che più scoraggia i pazienti, ma esistono delle tecniche che permettono di ovviare a questa problematica. Un esempio è la sedazione cosciente, che grazie all’utilizzo del protossido di azoto permette di anestetizzare la parte interessata e contemporaneamente dona una sensazione di benessere, facendo scomparire l’ansia. Il centro biliotti & partners è una delle poche realtà a Novara che offre questo tipo di trattamento.
L’intervento
Dopo l’anestesia, in qualunque modalità la si esegua, è possibile procedere con l’intervento vero e proprio. Le fasi fondamentali dell’operazione per un impianto dentale sono:
- Incisione della gengiva. In questa fase la gengiva viene aperta e ripiegata su un lato, in modo da ottenere accesso allo strato più interno, l’osso mascellare o mandibolare, su cui si dovrà apporre la vite.
- Foratura dell’osso e successivo inserimento della vite
- Apposizione del moncone e infine della protesi.
Pur essendo costituito da pochi passaggi, l’intervento per l’impianto dentale è molto delicato, specialmente nella fase di inserimento della vite. È da questa, infatti, che dipende la solidità e la stabilità degli impianti dentali.
A volte la fase di inserimento della protesi si rimanda di qualche settimana, in modo da permettere il processo di osteointegrazione. Nel caso in cui la protesi venga apposta subito si parla invece di implantologia a carico immediato.
Se l’intervento è stato eseguito da un esperto, l’impianto dentale può durare più di 15 anni, a patto che si seguano scrupolosamente le indicazioni che lo stesso odontoiatra fornisce in sede d’intervento. Tra queste rientra anche la pulizia quotidiana, che è possibile effettuare con degli spazzolini appositamente progettati.
Quanto costa un impianto dentale
Non è possibile fornire un listino prezzi di interventi di questo genere. La situazione iniziale del paziente e del dente, la complessità dell’intervento, la necessità di esami preliminari e l’utilizzo di sistemi come la sedazione cosciente vanno a influire sul costo finale.
Per questo, consigliamo di recarsi in una clinica odontoiatrica ed esporre la problematica durante la visita, in modo da ottenere un preventivo. Studi come quello di biliotti & partners, poi, hanno una serie di convenzioni con le aziende locali, nonché la possibilità di ricorrere a un finanziamento.