Il ciclo di sterilizzazione nello studio biliotti & partners

IGIENE E STERILIZZAZIONE NELLO STUDIO ODONTOIATRICO: NON SOLO AI TEMPI DEL COVID-19
Non c’è dubbio che negli ultimi mesi ciascuno di noi abbia posto un’attenzione particolare all’igiene quotidiana, modificando talvolta radicalmente le proprie abitudini di vita, sia in casa, sia nei luoghi pubblici o sul posto di lavoro.
Molte persone hanno sperimentato, per così dire, una parte della normale routine di un operatore sanitario.
Il personale odontoiatrico certamente non sarà mai chiamato a fronteggiare in prima linea un’epidemia virale all’interno dei reparti ospedalieri, ciò nonostante ha a che fare tutti i giorni con uno degli organi più ricchi di microbi del corpo umano: la bocca.
In considerazione del fatto che sono molteplici le malattie infettive trasmesse per via orale ed aerea, attraverso le goccioline di saliva e di sangue, e che paziente e dentista si trovano sempre a contatto ravvicinato, lo studio odontoiatrico è a tutti gli effetti un ambiente lavorativo a rischio biologico.
I dati epidemiologici mondiali e nazionali riguardanti la diffusione di alcune malattie infettive, in primis epatiti virali di tipo B e C e infezione da HIV, devono far riflettere e convincere che il controllo della trasmissione delle stesse in odontoiatria riveste un ruolo importante nell’attività clinica quotidiana.
È necessario dunque considerare ogni paziente come potenziale portatore di una malattia infettiva trasmissibile e mantenere un livello di attenzione costante, adottando sempre le norme igieniche, di disinfezione e sterilizzazione più idonee.
Sapete come sono trattati gli strumenti che utilizza il dentista?
Ecco una figura che riassume in modo schematico le fasi del ciclo di trattamento dei presidi odontoiatrici:

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Decontaminazione
I presidi sporchi sono immersi in una soluzione decontaminante certificata e specifica, secondo le modalità ed i tempi indicati dal produttore, per abbattere la carica microbica presente sul dispositivo.
In tal modo si riduce il rischio infettivo per l’operatore addetto alla manipolazione dello strumentario ed inoltre si evita che il disseccamento del materiale organico renda difficoltose le successive operazioni di pulizia.
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Lavaggio
Serve a rimuovere i residui organici ed inorganici (coaguli di sangue, porzioni di mucosa orale, cemento,…) per permettere la buona riuscita del processo di sterilizzazione.
La fase del lavaggio può essere condotta in modo automatico, attraverso delle apparecchiature simili a lavastoviglie (termodisinfettori), oppure attraverso vasche ad ultrasuoni riempite con una soluzione detergente enzimatica, in condizioni di temperatura e nei tempi prestabiliti.
Gli strumenti decontaminati sono prima risciacquati, poi smontati o aperti se provvisti di snodi come le forbici, e quindi immersi nel bagno ad ultrasuoni oppure inseriti nel termodisinfettore automatico.
Terminato il lavaggio si procede con la pulizia manuale mediante apposite spazzole o scovolini.
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Risciacquo e asciugatura
La fase successiva, quella dell’asciugatura, deve essere preceduta da un accurato risciacquo per eliminare ogni traccia di detergente o disinfettante, che potrebbe provocare fenomeni di corrosione o di alterazione delle superfici degli strumenti.
L’asciugatura può essere effettuata con teli puliti o panni monouso, non necessariamente sterili, oppure con aria compressa medicale. Solamente nel caso si utilizzino i termodisinfettori, il risciacquo e l’asciugatura sono effettuati automaticamente.
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Controllo e manutenzione dello strumentario
Prima del confezionamento, è opportuno procedere al controllo accurato dello strumentario, per valutarne lo stato di usura, per evidenziarne gli eventuali difetti o rotture e verificarne il corretto funzionamento.
Si deve inoltre controllare che sugli strumenti non siano rimasti residui di cemento ed altri materiali particolarmente resistenti, oltre a residui organici. Tutto ciò è fatto dall’operatore visivamente, con l’ausilio di apparecchi d’ingrandimento per gli oggetti di piccole dimensioni come le frese.
Durante questa fase, si può effettuare anche la lubrificazione degli strumenti rotanti, come le turbine, mediante appositi oli idrosolubili.
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Confezionamento ed etichettatura
Si utilizzano buste apposite, sigillate a caldo, sulle quali si provvede all’etichettatura, manuale o automatica, che è importante per la tracciabilità dello strumentario.
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Sterilizzazione
Causa la distruzione completa di tutti i microbi, comprese le spore che rappresentano la forma più resistente di alcuni microrganismi patogeni.
Attenzione: il concetto di “sterilizzazione” non va confuso con quello di “disinfezione” perché i disinfettanti (o gli antisettici), salvo alcune eccezioni, servono ad abbassare a livelli di sicurezza il numero dei microbi patogeni presenti su oggetti o superfici (o sui tessuti del corpo, come ad esempio la cute), ma sono inefficaci sulle spore.
Il metodo più sicuro e rapido prevede l’impiego di un’autoclave, una sorta di forno, nella quale sono posti gli strumenti confezionati.
La sterilizzazione avviene tramite il calore umido, sotto forma di vapore saturo, in condizioni di temperatura e pressione controllati e nei tempi prestabiliti, in base al tipo di materiale da trattare. Ogni ciclo è validato e verificato dall’operatore.
Occorre infine prestare un’attenzione particolare alle procedure di sanificazione degli strumenti rotanti, come la turbina (il cosiddetto “trapano” del dentista) ed i contrangoli. Al loro interno, infatti, sono presenti piccoli canali per il passaggio di aria e acqua che favoriscono la permanenza dei residui di sangue, saliva e oli lubrificanti, costituendo un pericoloso veicolo di contaminazione.
Per questo motivo è buona norma azionare gli strumenti rotanti facendo fluire dell’acqua all’esterno prima di ogni utilizzo nella bocca del paziente. Questa accortezza, tuttavia, come si può ben intuire, non rappresenta una garanzia, e nonostante ancora oggi sia molto usata, sappiamo che esistono apparecchiature in grado di migliorare lo standard di igiene dei manipoli.
Sul mercato infatti sono disponibili piccole autoclavi specifiche, come la DAC Universal® ,che provvedono alla lubrificazione ed alla sterilizzazione dei condotti interni dei manipoli ad ogni ciclo di lavoro, rendendo più sicuro dal punto di vista igienico il loro utilizzo quotidiano.
Ecco alcune foto della sala di sterilizzazione e dell’autoclave DAC® dello studio biliotti & partners:

