La chirurgia orale è la disciplina che si occupa delle emergenze chirurgiche (ascessi, emorragie, traumi) e delle procedure che richiedono tagli per intervenire.
Tra queste abbiamo estrazioni complesse di denti inclusi, rimozioni di cisti mascellari e neoformazioni dei processi alveolari, disinclusioni chirurgico-ortodontiche e molte altre.
Chirurgia orale: l’intervento come azione risolutiva di traumi e patologie dei denti
Di norma la semplice visita di controllo dal dentista è vista da molti come un evento traumatico. Quando poi il dentista accenna la parola “chirurgia orale”, a volte si scatena il panico!
Eppure, la chirurgia orale è solo una modalità di trattamento come le altre, resa necessaria nel momento in cui non è possibile adottare altri approcci terapeutici.
Questo è proprio il caso di interventi in cui il taglio si rende necessario per raggiungere la zona o per rimuovere determinati elementi.
La tecnologia raggiunta oggi ha permesso di utilizzare la chirurgia orale anche per interventi molto più avanzati, riguardanti ad esempio la ricostruzione ossea e gengivale.
La chirurgia orale non è quindi un’alternativa alla terapia farmacologica, ma una scelta dettata dalla natura del problema. È compito del chirurgo dentale valutare la situazione e fare questa scelta, condividendo con il paziente il suo punto di vista.
Tutti gli interventi di chirurgia orale sono effettuati sotto appropriata anestesia per assicurare un adeguato comfort. Inoltre, tutte le apparecchiature utilizzate vengono sottoposte a un ciclo di sterilizzazione non solo esterno ma anche interno, per garantire la massima igiene.